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lunedì 24 settembre 2012

OMAGGIO ALLA SARDEGNA - vacanze 2012


Eccomi a portarvi qualche cosa da una parte della Sardegna meravigliosa, forse la meno chiacchierata sia dal punto turistico sia dal punto mondano.
Ecco la meta della mia vacanza


la parte sud occidentale, ricca di storia di mare sole e buona cucina.
Come dicevo non abbiamo solo sole spiagge mare 




scenari mozzafiato







tramonti da capogiro, questo lo spettacolo di tutte le sere dalla nostra mobil-home nel camping






la piscina del camping al tramonto


 incontri ravvicinati con i pastori e i loro greggi che attraversano tranquillamente le strade


















le piogge improvvise accompagnate dal maestrale che fà arrabbiare il mare







I colori che ti circondano ti conquistano



gli animaletti ti fanno compagnia rimanendo sul ramo appoggiato alla parete di casa, per tutta la vacanza



dove anche l'acqua dei fiumi è colorata



una vegetazione meravigliosa



















il rientro dei pescatori è proprio da vedere









riportano pesce appena pescato che i ristoratori del luogo cucinano in modo esemplare







le seadas lasciamo perdere non posso non pensarci



il pane carasau con il pecorino spalmabile e spolveratina di bottarga di tonno

lunghe camminate per smaltire ovviamente, le saline per vedere i fenicotteri


sotto un sole da rimanere stecchiti










tanti km. per vedere le nuraghe, poi ti accorgi di aver sbagliato sentiero Big smile

però vista a distanza forse è ancora più bella 

le famose dune di Piscinas, sono veramente uniche, parliamo del deserto più grande d'Europa, ma proprio nel momento in cui potevo avere scenari da foto, mi si è scaricata la batteria Crazy, un paio di foto ma eravamo ancora un pò distanti




Come dicevo l'incontro con il pastore è stato affascinante, anche se non ha potuto farci vedere la produzione del formaggio, causa carenza di latte per pecore in gravidanza, e ci ha portato al lago nuragico dove si abbeverano le pecore e le capre, con sorgente di acqua.
Il pescatore mi ha spiegato la loro vita di lupi di mare e ho trovato interessante il fatto che peschino di notte perchè il pesce mangia solo di giorno e la pesca inizia verso la mezzanotte il pesce si è già spurgato e non rimane amaro.
Chiedendo informazioni, attacco bottone con tutti.
Bene ora tocca allo storico che incontriamo casualmente in una ricerca di una nuraghe di 2000 anni avanti cristo, e qui un discorso tira l'altro, finchè mi racconta di tutto e di più sulla storia di questi luoghi. (Insomma ho attaccato bottone con tutti quelli che incontravo per strada!! Big smile)
Parliamo dai 7000 anche più anni a.c., io pendevo dalle sue labbra e ci ha dato indicazioni sui luoghi di maggior interesse da visitare, tutti praticamente e abbiamo dovuto fare delle scelte.
Onestamente non pensavo che questa zona avesse tanto da raccontarci, forse per la dislocazione geografica tanto scomoda a noi, ma tanto comoda a chi poi ha lasciato tracce inconfondibili.

Ora entriamo nel museo del bisso.
Premetto che ero convinta che si trattasse dei soliti ricami o pizzi a scopo di vendita, ma invece ecco che cos'è:


Andiamo perchè siamo incuriositi dallo storico, ora vi racconterò di cosa si tratta.
prima di entrare siamo colpiti dal cartello all'ingresso, che dice: "se hai fretta non fermarti".
Quindi noi, già incuriositi, entriamo e vediamo un laboratorio




e infatti sembrava proprio quei laboratori di tessitura e ricamo, e già pensavo che mi avrebbero quasi costretto a comprare qualcosa, invece vi riassumo cos'è il "bisso di mare" o "seta del mare".
All'inizio non ho fotografato perchè mi aspettavo la solita storia, quindi vi riassumo in breve che le "gnacchere" (enormi cozze che arrivano a mt. 1,20) producono la barbetta come le cozze, chiaramente amplificata essendo di dimensioni enormi.
In una data che se ricordo bene và dal 25 maggio ai primi di giugno, il "maestro del mare" che sarebbe unico al mondo, in questo caso una donna, si immerge fino a 15 mt. di profondità, con la velocità dei pescatori di perle, taglia la parte terminale della barbetta della gnacchera, circa 6-7 cm. e risale e ripete questa immersione fino a che trova gnacchere.
Si immerge da quando aveva 3 anni, ha detto che se non cominci da piccolissimo, la schiena non diventa flessibile e non riesci ad immergerti e risalire a questa velocità.
Per capire bene, vi dirò in breve, che il maestro del mare è una donna, che ha ereditato tutte le formule rituali dalla nonna ed è mi pare di ricordare bene il 39° maestro del mare.
Ora il maestro inizia la trasformazione di questa punta di barbetta, piena di conchiglie e sedimenti marini, e con un pettine a punte di acciaio la trasforma in un batuffolo senza peso, sofficissimo



successivamente viene la filatura come una volta si filava la lana o il cotone



fino ad ottenere un filo che avrà la lunghezza desiderata



e servirà per ricami ottenuti durante la tessitura, con il sistema del ricamo unghiato, infatti il maestro durante la tessitura, farà passare il filo di bisso con le unghie, metto la sequenza della tessitura 
sites/ricettario-bimby.it/files/DSCN4960.JPG






dimenticavo di dire, che il filo immerso in un liquido a base acida, tipo limone, diventa colore dell'oro, in pratica sembra oro.
Qualche esempio di lavoro finito











I lavori eseguiti con seta o bisso di mare sono esposti nei principali musei di tutto il mondo.
Con la fretta e la frenesia dei tempi che corrono, è difficile riuscire ad entrare in sintonia con queste opere d'arte, e capirle, ma ricordiamo che siamo davanti a cose uniche non esistono due maestri del mare, non esiste nessun'altro al mondo che da una barbetta di cozza riesce a ricavare un filo d'oro.
Come diceva il maestro, oggi è molto più sbrigativo alla comunione o alla cresima di un figlio, regalare un cellulare, mai verrà in mente di regalare ad un figlio in tale occasione, una esperienza di questo tipo, che gli rimarrà tutta la vita.
Alla mia domanda "maestro ma chi sarà il suo erede?"(potevo non farle questa domanda??) lei mi risponde, ma Michelangelo ha avuto un erede? mi ha zittito subito.
Io e mio marito abbiamo assistino a questa dimostrazione a bocca aperta per lo stupore, più che una dimostrazione era come un rito, perchè il maestro borbotta formule o cose incomprensibili, e dice, tutto questo formulario dovrà lasciarlo in eredità al prossimo maestro, se ce ne sarà un altro.
Dimenticavo di dire che il bisso di mare è indistruttibile e una volta fatto il filo ed immerso nel liquido che lo trasformerà in filo dorato, rimarrà tale per sempre, secoli dopo secoli.
Siamo appunto a Sant'Antioco, dove si respira un'aria ricca di tutto, la prima cosa che mi ha colpito sono gli enormi ficus benjamina del viale centrale, veramente nessuno ha saputo dirmi di che pianta si tratta, ma le foglie sono uguali alla Benjamina e sono convinta che si tratta di questa pianta in forma gigante:

ora entriamo nel museo archeologico, antistante una area archeologica vastissima che causa sole e caldo visiteremo in futuro(almeno spero). Del museo posso solo darvi una istantanea dell'esterno, struttura moderna fatta molto bene, il museo dentro è organizzato a zone con ricostruzioni ambientali, fatto molto bene:

Siamo gli unici visitatori, purtroppo.
Veniamo accolti con generosa cortesia e in una sala assistiamo ad un filmato che ci descrive l'importanza di quello che andremo a vedere. Chiaramente parliamo di 25 mila pezzi risalenti tutti a.c. abbiamo visto gioielli del 1800 e anche più avanti cristo, quindi due conti rapidi un braccialetto poteva avere anche 4 mila anni. 
Ci lustriamo per benino la vista e rimaniamo molto soddisfatti dalla visita e come al solito, diciamo "ci voleva una giornata solo per questo!"
Ora vi racconto un'altra storia:
Al mercato conosciamo un signore con banco di formaggi, ma era troppo presto acquistarli e ci invita a casa sua.
Prima di ripartire per il continente, facciamo un salto a casa del commerciante per riportarci i sapori della Sardegna e cosa troviamo?

siamo a Tratalias, stupefatti proprio, 


Troviamo tutto chiuso causa orario, ma ritorneremo.
Storia in breve:
La parte storica della città medievale, fu abbandonata causa infiltrazioni di acqua e cedimenti strutturali, recuperata con bonifica(sapete che il sud della Sardegna nelle parti paludose fu bonificata con gli eucaliptus che hanno la prerogativa di assorbire molta acqua), ora ospita gli artigiani dell'artigianato sardo, oltre alla monumentale basilica della quale ho potuto vedere solo l'esterno.
l'interno di una bottega artigiana:


Siamo alla fine della vacanza e per chiudere in bellezza siamo passati da San Sperate.
Qui abbiamo l'arte in tutte le sue forme sui muri di recinzione, sulle facciate  delle case, sull'esterno dei negozi.
Dipinti e sculture che rendono piacevole una bella camminata per i vicoli e le vie di questo paese.

Questo negozio di alimentari è di una simpatia unica, fuori vediamo dipinti gli articoli che tratta che proseguono sulle serrande quando sono abbassate:

I muri di cemento delle recinzioni diventano gradevoli in questo modo:








Questi  sembrano cesti appesi alla parete, ma è un affresco o dipinto

Tutte le case hanno qualche dipinto o scultura sulla facciata 







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